Neocaridina davidi
Cenni generali
Famiglia: Atyidae
Nomi comuni: gamberetto, red cherry (dal nome della varietà più comune, è usato spesso impropriamente), caridina (spesso crea confusione con il vero genere Caridina), NC.
Morfologia e dimorfismo sessuale
Il dimorfismo sessuale si evidenzia anche nel volume addominale, nettamente maggiore nella femmina.
Distribuzione geografica
Acquario o laghetto e valori dell’acqua
Per quanto concerne gli acquari se ne possono scegliere ed allestire in differenti modi a seconda dello scopo. Piccole colonie di NC si riescono ad ospitare anche in 3-10 litri, nonostante sia meno rischioso l’allevamento in vasche di 30-50 o più litri. Essendo questi gamberetti legati alle superfici grandi vasche vuote non sono l’ideale per ciò che riguarda lo sfruttamento deli spazi; invece l’utilizzo di muschi, altre piante e legni in abbondanza fa in modo che le superfici utili aumentino. In particolare il muschio o piante fitte sono benefici per le Neocaridina appena nate, poichè vi trovano riparo e nutrimento.
Il movimento dell’acqua non è necessario per questi animali; la filtrazione si può affidare unicamente a piante e alghe, oppure a filtri ad aria o anche a pompa. Questi ultimi possono rappresentare un pericolo per i gamberetti più giovani, dunque è bene schermare l’entrata dell’acqua.
Come accennato è possibile allevare le Neocaridina davidi anche all’esterno tutto l’anno. Possono superare l’inverno anche se la superficie dello specchio d’acqua dovesse ghiacciare: è importante che rimanga sufficiente acqua liquida a temperatura di 4°C sul fondo. Questo valore indica che l’acqua è ben statificata e abbastanza profonda.
Circa i valori dell’acqua, a questi gamberetti ben proliferano in ambiente neutro o leggermente basico: resistono a pH debolmente acidi ma preferiscono acqua alcalina ricca di sali disciolti. Possono vivere pure in acqua lievemente salmastra, ma non è una condizione tipica.
Alimentazione
Riproduzione
Le uova, quando si formano, sono visibili come massa giallo verdastra appena dietro il capo. Scendono tra le appendici natatorie, i pleopodi, solo se fecondate (ma sembra sia possibile la discesa anche di quelle sterili, in ogni caso vengono abbandonate in pochi giorni). Ivi sono protette per tutto lo sviluppo embrionale che impiega tra 3 e 4 settimane in media a temperatura ottimale. Quest’ultima è direttamente collegata al metabolismo e quindi alla velocità di crescita.
Alla schiusa si possono contare anche 30 o 40 esemplari, i quali possiedono livree tendenzialmente meno vivaci rispetto agli adulti.
L’accrescimento è in genere abbastanza rapido e la maturità viene raggiunta già al terzo – quarto mese di vita. Le Neocaridina davidi nate all’esterno in autuno difficilmente si riproducono prima della primavera successiva.